La Lead Generation su Facebook e Instagram rappresenta un’opportunità straordinaria per acquisire nuovi contatti e trasformarli in clienti. Tuttavia, molte aziende commettono errori che compromettono l’efficacia delle campagne, facendo lievitare i costi senza ottenere risultati concreti.

Se vuoi massimizzare il rendimento dei tuoi investimenti pubblicitari, evita questi tre errori comuni.

1. Il magnete sbagliato: attiri le persone giuste?

Uno degli errori più diffusi è offrire un lead magnet (un contenuto o un’offerta in cambio del contatto) troppo generico o poco interessante per il pubblico target. Se il valore percepito è basso o non risponde a un’esigenza specifica, rischi di attrarre contatti poco qualificati, difficili da convertire in clienti.

Soluzione: Assicurati che il tuo lead magnet sia realmente utile e rilevante per il tuo target. Deve risolvere un problema concreto e offrire un valore immediato.

2. Creatività poco efficace: il tuo annuncio cattura davvero l’attenzione?

I social network sono un ambiente altamente competitivo, dove gli utenti sono bombardati da contenuti. Se le immagini, i video e il testo dei tuoi annunci non sono accattivanti e persuasivi, il pubblico semplicemente li ignorerà.

Soluzione: Utilizza immagini e video di alta qualità, crea copy chiari e diretti e inserisci una call to action convincente. Sperimenta diverse varianti e ottimizza in base ai dati raccolti.

3. Mancanza di follow-up: i tuoi lead restano inutilizzati?

Acquisire un contatto è solo il primo passo. Se non hai un sistema di follow-up ben strutturato, rischi di perdere lead preziosi. Molti brand raccolgono dati senza poi attivare strategie di nurturing (rafforzare il rapporto con i potenziali clienti attraverso comunicazioni mirate e contenuti di valore, con l’obiettivo di guidarli lungo il funnel di vendita fino alla conversione), lasciando che i contatti si raffreddino.

Soluzione: Implementa un funnel di comunicazione post-lead. Usa e-mail, SMS e messaggi personalizzati per mantenere vivo l’interesse e guidare i tuoi nuovi contatti verso la conversione.

Conclusione

Evitare questi errori può fare la differenza tra una campagna di Lead Generation efficace e uno spreco di budget. Ottimizza il tuo approccio, monitora i dati e testa costantemente nuove soluzioni per migliorare i risultati.

Fra le tante novità presentate al Meta Marketing Summit [qui l’articolo completo] c’è anche un importante sviluppo per la Lead Generation: le Advantage+ Leads Campaigns. Questa innovazione segna un’evoluzione significativa nel modo in cui le aziende possono acquisire contatti qualificati, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la distribuzione delle inserzioni e migliorare il ritorno sull’investimento pubblicitario.

Un unico processo per tutte le campagne

Fino a oggi, gli inserzionisti potevano scegliere tra un setup manuale e le campagne Advantage+, principalmente utilizzate per e-commerce e app. Con questa evoluzione, Meta sta progressivamente eliminando la distinzione tra le due modalità, creando un sistema unificato di configurazione per le campagne con obiettivi di Vendite, Promozione dell’App e Contatti.

Cosa significa questo in pratica?

La distribuzione degli annunci sarà gestita dall’AI, ma con la possibilità di mantenere alcuni controlli manuali.

Se si accettano le impostazioni predefinite, la campagna diventa interamente gestita dall’algoritmo, con un budget distribuito in automatico, posizionamenti assegnati in modo dinamico e un’audience totalmente allargata. Al contrario, inserendo parametri manuali, la campagna manterrà solo alcune caratteristiche di Advantage+.

Quali controlli restano attivi?

Nonostante l’automazione, Meta lascia agli inserzionisti un certo margine di manovra. Sarà ancora possibile personalizzare:

-Località

– Età minima

– Lingua

– Esclusione di Pubblico Personalizzato

Inoltre, sarà possibile fornire suggerimenti opzionali per:

– Età massima

– Genere

– Pubblico Personalizzato

– Targeting dettagliato (interessi e comportamenti)

Sarà anche introdotta una nuova opzione che consente di impostare alcuni parametri come suggerimenti flessibili o targeting vincolante, dando agli inserzionisti la possibilità (o l’impressione?) di guidare l’algoritmo senza rinunciare del tutto al controllo.

Advantage+ Leads Campaigns: come cambiano le campagne per la Lead Generation?

La principale novità riguarda l’estensione delle campagne Advantage+ alla Lead Generation. Questo significa che la stessa tecnologia AI che ha ottimizzato le vendite online sarà ora disponibile anche per chi utilizza Meta per raccogliere contatti.

Meta dichiara che queste campagne hanno ridotto il costo per lead qualificato del 10% rispetto alle campagne tradizionali, grazie all’uso avanzato dell’intelligenza artificiale, che identifica in tempo reale gli utenti più propensi a compilare un form di contatto o a interagire con un annuncio.

Il centro della questione è l’aggettivo “qualificato”: molto spesso chi fa campagna di Lead Generation ha avuto l’impressione che Meta abbia allentato i paletti imposti al pubblico target per aumentare i numeri, a discapito della qualità del contatto.

Solo i dati potranno dirci se questo massiccio utilizzo dell’AI permetterà davvero di correggere eventuali errori di impostazione della campagna o se allargherà semplicemente il pubblico a zone o tipologie completamnete fuori target.

Cosa cambia per gli inserzionisti?

Questo è quanto Meta promette:

– Migliore ottimizzazione del budget: il sistema distribuirà in automatico la spesa tra gli annunci più performanti.

– Targeting più efficace: l’AI selezionerà il pubblico in tempo reale per massimizzare il tasso di conversione.

– Maggiore qualità dei lead: grazie a segnali comportamentali avanzati, l’algoritmo predilige utenti con alta probabilità di conversione.

Conclusione: Advantage+ è la direzione giusta?

Questa evoluzione rappresenta un ulteriore passo verso un advertising sempre più basato sull’intelligenza artificiale. Se da un lato la riduzione delle impostazioni manuali è una limitazione per gli utenti più esperti, dall’altro rende la gestione delle campagne più semplice per chi non ha una grande esperienza con le piattaforme pubblicitarie.

L’obiettivo di Meta è chiaro: far percepire l’advertising come meno complesso grazie all’IA. Tuttavia, per ottenere risultati ottimali, gli inserzionisti dovranno trovare il giusto equilibrio tra automazione e personalizzazione.

Sebbene questa innovazione possa semplificare la gestione delle campagne, affidarsi completamente all’automazione senza un attento monitoraggio può portare fuori target e compromettere i risultati.

Per questo motivo, il controllo dei dati resta essenziale: solo un’analisi accurata e un’esperienza consolidata permettono di interpretare le metriche in modo strategico, correggere eventuali inefficienze e sfruttare davvero al massimo le potenzialità di queste nuove funzionalità.

Il 12 febbraio si è tenuto il Meta Marketing Summit, l’evento di Meta in cui divulgano una serie di novità, best practice e casi studio.

Il Meta Marketing Summit 2025 ha offerto spunti interessanti sul futuro del digital marketing e sull’evoluzione delle piattaforme social. Durante l’evento, Meta ha presentato alcune innovazioni significative, confermando il ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale nella personalizzazione dell’esperienza utente.

Le novità principali del Meta Marketing Summit 2025

Tra le novità più rilevanti annunciate da Meta troviamo:

Maggior utilizzo dell’IA per la personalizzazione dei contenuti: circa il 50% dei contenuti visti su Instagram ora proviene da suggerimenti dell’algoritmo anziché da account seguiti direttamente dagli utenti.

Innovazioni per le aziende e i creator: strumenti avanzati per la creazione e la gestione di contenuti, con un focus su video e formati interattivi.

Nuove soluzioni pubblicitarie: opzioni sempre più legate all’AI per la targetizzazione e l’ottimizzazione delle campagne.

Dei nuovi strumenti per la creazione dei contenuti qualcosa era già stato annunciato, ne parliamo qui [link al post], e la presenza sempre più massiccia di opzioni AI per le campagne Meta richiede un approfondimento a parte. 

Ma è sicuramente interessante anche il primo punto, che modifica (in parte) i dati sui touchpoint nel percorso di acquisizione di nuovi utenti e soprattutto individua una tendenza da non sottovalutare per le strategie future.

Social media e scoperta dei brand: un nuovo paradigma

Uno dei temi più dibattuti è stato il crescente ruolo dei social media nella scoperta di nuovi brand e prodotti. Se in passato i motori di ricerca erano il principale strumento per trovare informazioni su aziende e servizi, oggi gli utenti tendono sempre più a scoprire marchi attraverso i contenuti suggeriti dai social network.

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave in questo cambiamento. Piattaforme come Instagram e Facebook stanno migliorando continuamente i loro algoritmi per offrire contenuti sempre più personalizzati. Questo significa che un utente può essere esposto a nuovi prodotti o servizi senza necessariamente cercarli attivamente, ma grazie ai suggerimenti basati sui propri interessi e comportamenti di navigazione.

Cosa significa per le aziende?

Per le imprese, questo cambiamento implica nuove strategie di marketing. Se prima era fondamentale essere ben posizionati nei motori di ricerca, oggi diventa altrettanto cruciale sviluppare una forte **presenza organica e pubblicitaria** sui social media. Alcuni elementi chiave da considerare sono:

Contenuti coinvolgenti e ottimizzati per gli algoritmi: creare post e video che possano essere facilmente suggeriti agli utenti in target.

Investire in social advertising: sfruttare le opportunità pubblicitarie offerte da Meta per aumentare la visibilità del brand.

Interazione e community building: stimolare l’engagement per aumentare la probabilità che i contenuti vengano mostrati a nuovi utenti.

Conclusione

Il Meta Marketing Summit 2025 ha confermato una tendenza già in atto: i social media stanno diventando uno dei principali canali per la scoperta di nuovi brand. Per le aziende, adattarsi a questa evoluzione significa ripensare le strategie di marketing, ponendo maggiore attenzione ai contenuti e all’interazione con il pubblico. Essere presenti non basta più: serve una strategia efficace per emergere nel feed degli utenti e trasformare la visibilità in opportunità di business.

Instagram ha introdotto una serie di novità rivoluzionarie per chi lavora con la piattaforma e monetizza attraverso i contenuti digitali. Scopriamo insieme le ultime innovazioni e come possono essere integrate nella tua strategia marketing per rimanere competitivo.

1. Edits: l’app di editing video definitiva per Instagram

Instagram lancia Edits, una nuova app gratuita per creare, modificare e pubblicare video con facilità.

Funzionalità principali:

  • Esportare i video senza watermark su qualsiasi piattaforma.
  • Tenere traccia di progetti e video, inclusi audio di tendenza e Insights.
  • Creare clip di alta qualità fino a 10 minuti.
  • Condividere direttamente su Instagram in 1080p.
  • Editing avanzato frame per frame.
  • Animazione AI per dare vita alle immagini.
  • Aggiunta di font, effetti sonori, filtri e altro.
  • Generazione automatica di sottotitoli personalizzabili.

Disponibile dal 13 marzo 2025 per iOS e presto anche per Android, questa app si preannuncia come un potente concorrente di CapCut.

2. Anteprime rettangolari per i post

Dimentica le anteprime quadrate! Ora i post possono avere anteprime rettangolari con sfondo bianco o nero, per un feed più professionale e accattivante.

Novità imminente: presto sarà possibile riordinare i post nella griglia del profilo, per dare visibilità ai contenuti più importanti.

3. Integrazione delle Storie in evidenza nella griglia

Le Storie in evidenza possono ora essere integrate nella griglia principale dei post. Gli utenti possono decidere se mostrarle o mantenerle visibili solo nella sezione dedicata.

Questa scelta permette una maggiore personalizzazione visiva del profilo.

4. Reel più lunghi fino a 3 minuti

Con i Reel estesi fino a 3 minuti, Instagram offre più spazio per contenuti ricchi e coinvolgenti.

Consiglio: mantieni la durata sotto i 180 secondi a meno che il contenuto non sia veramente interessante.

5. Sfumature audio nell’editor

Con il nuovo aggiornamento, è possibile sfumare l’audio in entrata e uscita e aggiungere più tracce audio allo stesso Reel. Questo rende la creazione video più dinamica e professionale.

Come attivare: scegli un audio dal catalogo e utilizza il bottone “Fade” per gestire le sfumature.

Come integrare queste novità nella tua strategia marketing

Integrare queste funzionalità non è un’opzione, ma una necessità per restare competitivi nel panorama digitale.

Consigli pratici:

  • Edits: sperimenta nuove tipologie di video per catturare l’attenzione del pubblico.
  • Anteprime rettangolari: ottimizza l’aspetto del feed.
  • Griglia personalizzabile: metti in risalto i contenuti più importanti.
  • Reel estesi: racconta storie più complete, ma solo se offrono valore.
  • Sfumature audio: crea contenuti immersivi e memorabili.

Conclusione

Integrare queste novità nella tua strategia marketing può fare la differenza per il successo del tuo business. Inizia a creare template rettangolari per il feed, ottimizza l’anteprima dei post e sperimenta con i Reel e le nuove funzioni audio.

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Se stai leggendo questo articolo probabailmente sai già di cosa stiamo parlando quando parliamo di Instagram e probabilmente lo stai già utilizzando da un po’ di tempo. Una cosa che invece non ti è ancora chiara è come utilizzarlo al meglio per sfruttarne tutte le potenzialità, ottenere più follower e rendere più popolari i tuoi contenuti.
A te, che vuoi diventare influencer o fashion blogger, servono (almeno per iniziare) soltanto una manciata di pochi e relativamente semplici trucchi per muovere i primi passi verso il tuo obiettivo. Alcuni di questi possono rivelarsi efficacissimi anche per chi gestisce un’azienda e ha deciso di usare questo strumento per farsi pubblicità e raggiungere nuovi clienti.

1 – Il Follow Back

Facile. Una volta individuato il tuo potenziale pubblico o la tua fetta di mercato (se sei un’azienda) inizia a seguire il maggior numero di profili direttamente collegati a quel tipo di argomento, ricordando di fare unfollow dopo qualche settimana. In questo modo il rapporto tra seguaci e seguiti continuerà ad essere vantaggioso ma nel frattempo avrai allargato notevolmente il tuo campo di azione. Considera che circa l’80% di questi profili continuerà a seguirti anche dopo che avrai tolto il tuo follow.

2 – Seguire i profili simili al tuo

Questo è un suggerimento pressoché infallibile e semplice da mettere in pratica, basta un po’ di tempo e dedizione. Lo schema è semplice: individuare micro-influencer con cui condividi professioni e interessi tramite degli hashtag in comune e iniziare a seguire i loro follower. In questo modo potresti acquistare una buona fetta di pubblico interessata alla tua attività o alla tua immagine in brevissimo tempo

3 – Scegliere il momento migliore per pubblicare i tuoi post

Quali sono i giorni migliori per pubblicare contenuti su Instagram? TUTTI. È infatti necessario pubblicare qualcosa ogni giorno per attirare nuovi follower e soprattutto non perdere quelli attuali. Per quanto riguarda gli orari invece è utile fare una piccola ricerca per scoprire in che momento della giornata sono stati diffusi i post di maggior successo e, ovviamente, agire di conseguenza.

4 – Utilizzare gli Hashtag giusti

Ebbene sì, gli hashtag non sono soltanto un diversivo per condire un commento o una chiosa simpatica per concludere i vostri post ma bensì un mezzo molto importante per trovare contenuti relativi a determinati argomenti. In particolare Instagram dà molto peso a questo strumento e consente di utilizzare fino a 30 hashtag per ogni post. Inutile aggiungere che se li utilizzerete in maniera intelligente e soprattutto pertinente con quello che state comunicando moltiplicherete fino a 30 la possibilità di ottenere like e commenti di utenti realmente interessati al vostro profilo.

5 – Annunci a pagamento

La pubblicità, si sa, è l’anima del commercio e anche sui social network la scelta di investire sulla propria visibilità spesso si rivela vincente. Gli annunci a pagamento su Instagram permettono di raggiungere migliaia di persone con una spesa piuttosto esigua, l’importante è conoscere il proprio target di riferimento e qualche piccola nozione di web marketing per ottenere i risultati sperati.

Per rendersi veramente conto di quanto i social network, e in particolare Facebook, siano diventati uno strumento di comunicazione imprescindibile a livello globale basti pensare che nel momento in cui state leggendo questo articolo la creatura di Mark Zuckerberg conta quasi due miliardi e mezzo di utenti attivi in tutto il mondo, di cui 31 milioni solo in Italia.
Le cifre parlano chiaro: Facebook è un mezzo sempre più irrinunciabile per le aziende che vogliono far conoscere e vendere i propri prodotti.

La nostra vocazione di esperti di marketing guastafeste, un po’ tecnici e un po’ filosofi, ci fa però scivolare inesorabilmente lungo l’altra faccia della medaglia, quella dove non è tutto rosa e fiori e dove la superficie è costellata di ostacoli, ripensamenti, punti interrogativi, tasti canc e ctrl+z.

Non per mettervi paura ma d’altronde sappiamo benissimo che più è potente lo strumento che stringiamo tra le mani e più attenzione dovremmo riporre una volta che decidiamo di utilizzarlo.

Lo scopo di questo articolo è proprio questo: suggerire a tutti gli utenti che utilizzano Facebook per promuovere le proprie aziende quali siano gli errori e in generale le cose da non fare assolutamente quando vogliamo raggiungere obiettivi sempre più importanti con questo mezzo.

Ne abbiamo scelti sette, quelli più diffusi tra coloro che hanno ancora poca esperienza con questo mezzo, sette come i mari in cui è facile naufragare se non si conoscono bene le rotte, sette come le camicie che dovrete sudare quando vi complicate troppo la vita (e non è il massimo, soprattutto in ufficio), sette come i sette peccati capitali. Ahi!

1 – Creare post esclusivamente promozionali

Per attrarre i vostri potenziali clienti e raggiungere i vostri obiettivi non è sufficiente “informare” ma dovete sforzarvi di “coinvolgere” coloro che leggono i vostri post, limitarsi alla mera informazione di servizio senza tanti fronzoli non basta più.

Il punto è che dietro a ogni possibile fruitore dei vostri servizi o prodotti c’è una persona con un’anima e una storia che ha bisogno di stimoli e idee per convincersi ad acquistare qualcosa da voi e soprattutto a darvi fiducia prima di darvi dei soldi.

Essere accattivanti, incuriosire i lettori, emozionarli andando a scavare sotto la superficie, rivolgersi ai vostri lettori con tono amichevole, simpatico, confidenziale e non autoreferenziale vi aiuterà enormemente ad aumentare la quantità e la qualità del vostro pubblico.

2 – Gestire le inserzioni in maniera approssimativa

Il sistema inserzionistico di Facebook è sempre più vario e complesso e investire denaro sul classico “metti in evidenza” per raggiungere più persone non è l’unica scelta possibile e non potrà più esserlo se volete ottenere risultati soddisfacenti con la vostra pagina.

Vi consiglio quindi di fare un bel giro esplorativo sul pannello “Gestione inserzioni” per rendervi conto delle nuove molteplici possibilità che questo mezzo offre per ottimizzare le vostre inserzioni fornendo nuovi criteri di targeting molto più evoluti che vi permetteranno di perseguire obiettivi specifici e su misura per voi.

3 – Costruire una fan base poco profilata

Per quanto la tentazione sia forte, è assolutamente controproducente invitare ossessivamente amici e conoscenti virtuali a mettere “mi piace” alla vostra pagina o addirittura comprare like un tanto al chilo solo per gonfiare i numeri.

Per ottenere risultati tangibili e duraturi è necessario creare una fan base di qualità potenzialmente interessata ai prodotti e servizi che proponete, cercando di capire prima di tutto qual’è il vostro target ideale in base al sesso, l’età e la provenienza geografica e di conseguenza impostare le vostre campagne pubblicitarie e il contenuto di ogni post.

4 – Utilizzare Facebook senza investire denaro

Illudersi di poter utilizzare questo strumento in maniera proficua totalmente a costo zero è davvero presuntuoso e molto poco saggio. Ciò non significa che dovete investire soldi su ogni singolo post ma valutare bene quali specifici contenuti promuovere con un’inserzione a pagamento.

Nonostante gli algoritmi di Facebook costringano a investire sempre più denaro in questo tipo di operazioni per ottenere risultati che soddisfino le vostre aspettative, le inserzioni a pagamento rimangono ancora uno strumento efficace e tutto sommato conveniente rispetto ad altri tipi di investimenti pubblicitari.

5 – Ignorare gli strumenti di analisi dei risultati

Come potete pretendere di ottenere successo con le vostre campagne se non conoscete fino in fondo il tipo di persone alle quali vi stato rivolgendo?

Lo strumento Audience Insights messo a disposizione da Facebook serve proprio a questo: fornire informazioni utili ad ogni inserzionista per individuare il proprio pubblico in base all’età, la provenienza, gli interessi ed altri opzioni di targeting necessari per formulare contenuti vincenti e diversificare le varie offerte in base a questi dati.

6 – Produrre contenuti non idonei

Un’altra cosa importante da ricordare è quella di non confondere MAI la vostra pagina aziendale con il vostro profilo personale quando decidete di condividere qualcosa con le persone che vi seguono.

Giusto per capirsi, postare le foto delle vacanze al mare, del vostro cane o del vostro cane in vacanza al mare sulla pagina che amministrate non è esattamente un’ottima strategia di marketing. Meglio allora concentrarsi sul vostro scopo principale che presumibilmente è quello di far conoscere i vostri prodotti e provare a venderli a più persone possibili.

Ricordatevi quindi di essere creativi ma allo stesso tempo concreti, fantasiosi ma sempre chiari e dritti al punto, simpatici ma professionali.

7 – Esagerare con gli hashtag

A differenza di altri social come Twitter e in particolare Instagram dove l’utilizzo sfrenato del cancelletto è assolutamente consigliato per la diffusione dei post, Facebook non ha ancora permesso a questo strumento di avere la stessa rilevanza.

Molte ricerche hanno dimostrato che l’abuso degli hashtag su Facebook è assolutamente controproducente, meglio allora fare senza o al limite, se necessario, utilizzarne al massimo un paio per evidenziare parole che generino conversazioni pertinenti con il topic di riferimento.