Perché è importante essere presenti su Google più di quanto lo sia essere su tutti gli altri motori di ricerca esistenti?

Questa è una domanda molto interessante e molto comune tra gli imprenditori che devono far fronte alle continue novità del motore di ricerca Google.

Come sappiamo bene, Google è il motore di ricerca più famoso al mondo ed è in continua evoluzione con i suoi costanti aggiornamenti.

Ma dobbiamo per forza star dietro alle continue evoluzioni di Google?

Per quanto la cosa stia antipatica ai più, la risposta purtroppo è SI.

E ti spiego il perché:

Intanto, come detto poc’anzi, Google è il motore di ricerca più famoso al mondo…e ti sembra poco? 

beh, essere il motore di ricerca più famoso al mondo significa che ha un’autorevolezza superiore rispetto agli altri e quindi la maggioranza degli utenti è li che naviga per cercare ciò che gli serve…compresi i servizi e i prodotti da acquistare.

Se non sei su Google, gli utenti come fanno a trovarti? ecco perché essere sul motore di ricerca più famoso al mondo è fondamentale per un’attività.

Di recente mi è stato chiesto: “ma chissenefrega di Google, voglio andare su Bing

In quanti cercano su bing? Ecco le statistiche aggiornate al 2020

  • Google 91.38%
  • Bing 2.69%
  • Baidu 1.36%
  • Yahoo 1.46%
  • Yandex 1,0%

C’è altro da aggiungere? direi che i dati parlano da soli.

Pensi che il nostro amico che ha chiesto di “traslocare” sia rimasto della sua idea?

Ovviamente no….

Ma cosa vuole Google da noi?

Google, nel corso degli anni, ha applicato tantissime innovazioni e migliorie con lo scopo di rendere il motore di ricerca quanto più utile possibile a tutti i suoi navigatori.

Dal sito web vetrina, all’e-commerce…ai contenuti originali alla protezione dei dati sensibili e di navigazione.

Oggi, in sostanza, che “doveri” ha un imprenditore per poter essere presente e premiato all interno del motore di ricerca Google?

  • Sito web graficamente pulito e semplice, senza troppi fronzoli
  • Sito web che in primis sia compatibile e utilizzabile al massimo con i dispositivi mobile quali smartphone e tablet
  • Contenuti originali, ben scritti, che seguono le linea guida seo come termini chiave che gli utenti possono cercare nel motore di ricerca per arrivare a te
  • Moduli di contatto chiari per la richiesta di informazioni 
  • Conferma sui moduli di contatto che i dati verranno trattati in maniera protetta
  • Politiche di privacy sui nati di navigazione che l’utente deve liberamente accettare o meno per non essere raggiunti con pubblicità
  • Protocolli di sicurezza dei dati impostati all interno del sito web per proteggere i dati sensibili e di navigazione da potenziali malintenzionati
  • E molto altro ancora…

 Ecco come vuole Google dagli imprenditori, chiarezza, originalità e sicurezza.

Tutto deve girare attorno la migliore esperienza per gli utenti

Il tuo sito web comprende tutte queste normative poso sopra elencate?

Nel caso non lo fossero, occhio, perchè Google potrebbe penalizzare il tuo sito mandandolo in fondo i risultati del motore di ricerca fino a farlo sparire o può addirittura eliminare permanentemente il tuo sito.

È un rischio che sarebbe bene non correre, Google non perdona. Un sito penalizzato o rimosso, non ha speranze di tornare in pista.

Ecco perchè è fondamentale fare al proprio sito web periodici lavori di manutenzione, per assicurarsi di essere sempre “al top” per Google.

Fossi in te, inizierei con il farmi un giro all’interno del sito…soprattutto dallo smartphone.

Noi di Blu Innovation Media lavoriamo quotidianamente con decine e decine di siti web, per renderli sempre appetibili dai navigatori e, di conseguenza, da Google.

Se hai qualche dubbio sul tuo sito web, contattaci gratuitamente e senza impegno per richiedere una consulenza. Siamo a completa disposizione per fornirti tutto ciò di cui ha bisogno la tua azienda.

Google penalizza i siti non sicuri e il tuo potrebbe essere tra questi!

Da un sito web penalizzato da Google, tornare indietro diventa un’ardua impresa, quasi impossibile e questo comporterà la perdita di tutti i lavori fatti, dalla creazione vera e propria del sito web a tutto il lavoro di seo.

Da qualche tempo Google ha attivato, tra le sue normative, dei nuovi protocolli di sicurezza per i Siti Web ma solo una piccolissima percentuale ha aggiornato i propri sistemi.

Forse ne hai già sentito parlare, si tratta di passare da http:// ad https://

Se ci hai fatto caso, i siti ancora in http hanno accanto un piccolo simbolo tondo con un punto esclamativo al suo interno; portando il mouse sopra tale simbolo apparirà una dicitura relativa al fatto che “il sito non è sicuro” oppure, nei casi più “gravi” come siti che ancora stanno perdendo tempo nell’aggiornare, apparirà direttamente una schermata rossa con la stessa dicitura.

Il tuo sito web è tra quelli non aggiornati? MALE, MALISSIMO e bisogna correre ai ripari sin da subito, aspettare può portare alla fine del tuo sito web e di tutto il lavoro creato al suo interno negli anni. 

Google sta man mano penalizzando i siti web non sicuri, eliminandoli dal motore di ricerca. DEFINITIVAMENTE.

Ma cosa significano http e https?

HTTP è l’acronimo di HyperText Transfer Protocol

HTTPS ha lo stesso acronimo ma ha in aggiunta quella S finale che sta per secure, quindi, sostanzialmente, è lo stesso tipo di protocollo ma con in più il fattore di sicurezza.

Cosa garantisce il passaggio da http ad https?

In primis, garantisce la sicurezza e la segretezza della navigazione grazie al certificato integrato SSL, acronimo di Secure Socket Layer.

Inoltre, non meno importante, garantisce la sicurezza dei dati degli utenti che stanno navigando all’interno del tuo sito, sia in fase di navigazione che in fase di acquisto.

I dati dei tuoi utenti saranno protetti e sicuri.

Perchè è così necessario, subito, aggiornare in https il proprio sito web?

Perchè, come scritto all’inizio, google sta segnalando e rimuovendo tutti quei siti non più sicuri. 

E un sito non sicuro non è più accettato all’interno del motore di ricerca, dove la base è donare ai propri utenti la migliore e più sicura esperienza utente possibile.

Un sito che non può garantire una buona esperienza è un sito che Google non ha più intenzione di accettare all’interno dei suoi risultati, ecco perchè sta ancora dando la possibilità di correre ai ripari.

Ma fino ad un certo punto.

È dal 2018 che i protocolli di sicurezza sono pronti per essere installati sui vostri siti.

Sono già passati 3 anni e Google ha pazientato, ma adesso sta iniziando a fare piazza pulita.

Se il tuo sito web non è ancora stato aggiornato e non vuoi che “muoia” buttando via tutto il lavoro svolto, ti conviene, seriamente, prendere in mano la situazione e contattare il tuo webmaster di fiducia, oppure professionisti della sicurezza nel web come Blu Innovation Media per procedere nell’immediato all’aggiornamento del tuo sito.

Pensare che tanto al tuo sito non succederà nulla è davvero una mossa rischiosa, perchè non sarà così.

Un sito sicuro viene premiato da Google con miglioramenti del posizionamento, migliora la fiducia dei tuoi utenti rispetto la tua azienda…mentre un sito non sicuro? tu inseriresti mai i dati della tua carta di credito in un sito con avviso di “non sicuro per i tuoi dati“? io no. e nemmeno tu, ovviamente.

Perchè dovrebbero pensarla diversamente i tuoi utenti?

Pensa piuttosto a lungo termine, un’azienda deve ispirare fiducia e la fiducia si ottiene anche nell’attenzione per questi “piccoli” (che poi piccoli non lo sono per niente) dettagli.

tu vuoi che i tuoi utenti possano fidarsi di te e della tua azienda? bene, allora sai già come procedere, sta a te adesso fare la tua mossa vincente.

Un Sito aggiornato è un Sito premiato, un sito non aggiornato sarà un sito buttato“, ricordalo.

Non attendere oltre.

Cosa troverai nell’articolo:

  • Piano generale delle donazioni di Google
  • Requisiti necessari e modalità di richiesta per le PMI
  • Conclusioni e link utili

Piano generale delle donazioni di Google

Annunciato dallo stesso Sundar Pichai, CEO di Google,  il piano da oltre 800 milioni di dollari complessivi ha lo scopo di aiutare a superare alcune delle sfide che l’emergenza coronavirus sta imponendo al mondo seguendo due linee principali: quella sanitaria e quella economica, espressa con varie azioni a supporto delle PMI.

Per quanto concerne la sanità più di 250 milioni di dollari saranno devoluti all’Organizzazione Mondiale della Sanità e ad organizzazioni governative per campagne di informazione su come prevenire il contagio da COVID-19, 20 milioni di dollari saranno donati come crediti gratuiti su Google Cloud per potenziare l’interconnessione  e la capacità di calcolo degli istituti accademici e di ricerca che stanno ricercando cure e vaccini. Sono inoltre previsti finanziamenti diretti per le aziende che producono equipaggiamenti di protezione personale e macchinari medici salvavita.

L’impegno a favore delle PMI consiste in un fondo di 200 milioni di dollari per le istituzioni finanziarie di tutto il mondo per aiutare l’accesso al capitale delle piccole imprese e in crediti Google Ads per un valore 340 milioni di dollari.

In sostanza le imprese riceveranno crediti virtuali gratuiti da spendere sulla rete pubblicitaria, soluzione non nuova per Google che utilizza questo metodo anche per incentivare la creazione di nuovi account con bonus da 75 euro.

È lo stesso colosso dei motori di ricerca a spiegare sulle proprie pagine che la scelta di aiutare le PMI è dovuta al fatto che “sono la colonna portante della nostra società “.

Va considerato che Google sa di avere strumenti pubblicitari molto potenti rivolti a chi cerca una clientela locale e “fisica” , target sicuramente interessante per una grande quantità di PMI.  Appare logico che cerchi di sostenere una categoria di attività sulla quale ha investito molto in termini di miglioramento degli strumenti pubblicitari da offrire.

Inoltre l’attuale  situazione portando una diminuzione del numero degli inserzionisti rende possibile un forte calo del CPC (il costo delle inserzioni),  cosa che se da un lato offre la possibilità di ottenere ottimi risultati a chi si occupa direttamente di marketing o si affida a professionisti,  dall’altro non piace a Google che molto probabilmente già da metà giugno inizierà a distribuire i crediti gratuiti per normalizzare la situazione.

REQUISITI

Sempre dalla pagina ufficiale ci viene detto che le aziende ritenute idonee a ricevere i crediti gratuiti saranno tutte quelle che hanno effettuato spese con un account Google Ads per almeno dieci mesi nel 2019 e nel mese di gennaio o febbraio 2020, sia che gli annunci siano stati pubblicati direttamente che attraverso un partner (agenzia pubblicitaria e di marketing).

Qualora un’azienda soddisfi i requisiti non sarà necessaria alcuna richiesta: sarà  Google stessa ad individuare chi è idoneo e assegnerà il credito pubblicitario direttamente nell’account Ads.

A conferma di quanto detto sopra, il credito non andrà a coprire spese precedenti o in atto, ma è destinato solo alle spese future; sarà utilizzabile su tutta la piattaforma (rete di ricerca, display, YouTube) sia direttamente che tramite agenzia partner, con l’unico vincolo di sfruttarlo entro il 31 dicembre 2020.

CONCLUSIONI

Come ogni operazione anche questa può essere considerata da diversi punti di vista: da un lato 800 milioni di dollari sono una cifra ingente,  dall’altro la maggior parte sono crediti gratuiti che a Google costano nulla e anzi, con il prevedibile riallineamento dei valori del CPC a partire da fine giugno potrebbero portare un guadagno. 

Se può sembrare limitante distribuire i crediti gratuiti solo a chi ha già un account Google Ads attivo è anche vero che spesso Google mette a disposizione crediti gratuiti per i nuovi clienti e anche in questi giorni è attiva un’offerta random per cui a fronte di 25 euro di spesa pubblicitaria vengono accreditati 75 euro gratuitamente.

Sicuramente gli aiuti fondamentali per le PMI italiane sono altri e devono provenire da altre fonti, ma in questo momento si sta prendendo coscienza del fatto che il lockdown ha aggravato problemi spesso già presenti.

Per questo al termine “ripartire” si sta affiancando il termine “ripensare”: ripartenza, non per tornare al punto in cui ci siamo fermati, ma occasione per superare i problemi che già esistevano grazie ad un nuovo approccio al modo di fare impresa.

In questa ottica i crediti gratuiti di Google possono essere uno stimolo a provare nuove strategie di marketing e a sondare le reali potenzialità della comunicazione via web, troppo spesso sottovalutate o mal sfruttate dal mercato italiano.

Pagina comunicazioni Google

https://www.blog.google/inside-google/company-announcements/

Comunicazione di Sundar Pichai , CEO

https://www.blog.google/inside-google/company-announcements/commitment-support-small-businesses-and-crisis-response-covid-19/

Pagina di supporto ufficiale Google

https://support.google.com/google-ads/answer/9803410?hl=it

Google Ads

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