Nel panorama competitivo attuale, un programma di fidelizzazione clienti non può funzionare senza un elemento chiave: un database ben strutturato e aggiornato. Raccogliere e organizzare i dati dei clienti in modo efficace consente alle aziende di migliorare l’esperienza utente, personalizzare la comunicazione e incrementare le vendite.

Perché un database è fondamentale per fidelizzare i clienti

Un database clienti efficace permette di:

  • Conoscere a fondo il proprio pubblico, grazie a informazioni dettagliate su preferenze, comportamenti d’acquisto e bisogni.
  • Segmentare in modo strategico, dividendo i clienti in gruppi omogenei per creare campagne di marketing mirate.
  • Personalizzare le offerte, proponendo prodotti o servizi coerenti con i reali interessi dei clienti.
  • Monitorare le performance, valutando l’impatto delle azioni di marketing e l’efficacia del programma di fidelizzazione.

Quali dati raccogliere nel tuo database clienti

Per costruire un database davvero utile, è importante raccogliere:

  • Dati anagrafici: nome, età, sesso, città di residenza.
  • Dati di contatto: email, numero di telefono, indirizzo.
  • Dati comportamentali: cronologia acquisti, frequenza, valore medio dello scontrino.
  • Feedback e interazioni: sondaggi, recensioni, risposte ai social, assistenza ricevuta.

Come costruire un database clienti efficace

Per sviluppare un database clienti performante e conforme al GDPR (leggi anche qui), segui questi passaggi:

  1. Definisci i tuoi obiettivi: cosa vuoi ottenere con la fidelizzazione?
  2. Identifica il tuo target: a chi vuoi parlare?
  3. Scegli strumenti adeguati: CRM, software di email marketing e piattaforme integrabili.
  4. Raccogli i dati in modo trasparente: informa i clienti, richiedi il consenso e rispetta la normativa sulla privacy.
  5. Mantieni aggiornati i dati: verifica e correggi periodicamente le informazioni.

Come sfruttare al massimo il tuo database

Un database ben gestito non è solo uno strumento tecnico, ma una leva strategica. Ecco come puoi usarlo per aumentare la fedeltà dei clienti:

  • Crea segmentazioni avanzate per campagne su misura.
  • Personalizza messaggi, offerte e promozioni.
  • Migliora l’assistenza clienti grazie a una conoscenza approfondita.
  • Analizza i dati per individuare trend, abitudini e opportunità.

Conclusione

Un database clienti aggiornato e strategico è il cuore pulsante di ogni programma di fidelizzazione efficace. Investire nella sua costruzione e nella sua gestione non solo ti aiuterà a costruire relazioni più forti e durature, ma porterà benefici concreti al tuo business.

Un brand solido è il segreto delle aziende di successo

Molto spesso, si fa confusione e si usa la parola “brand” come sinonimo di “azienda”.

Non basta avere un’azienda per parlare di brand. Non tutti i brand sono aziende!

Il brand è rappresentato dall’insieme di tutti quegli elementi che rendono unica, riconoscibile, memorabile e non replicabile un’azienda, come ad esempio il nome, lo slogan, il logo, l’identità visiva, il tono di voce, la reputazione, le strategie comunicative e il rapporto con i clienti.

Cos’è davvero il branding?

Il branding è il processo strategico attraverso cui un’azienda costruisce la propria identità e la percezione che il pubblico ha di essa. Non si tratta solo di un bel logo o di un sito web accattivante, ma dell’insieme di tutti gli elementi che determinano come il pubblico percepisce la tua azienda.

Se la tua azienda non sta investendo nel branding, potresti perdere opportunità cruciali. In un mercato sempre più competitivo, essere semplicemente “un’altra azienda” non basta più: è necessario costruire un’identità chiara, che lasci il segno e faccia scegliere te invece dei tuoi concorrenti.

Secondo uno studio di Havas, le aziende che vengono percepite come “significative” dai loro clienti hanno performance di mercato superiori del 134% rispetto alle altre. Questo significa che non basta offrire un buon prodotto o servizio: devi costruire un brand che parli ai tuoi clienti e crei un legame con loro (per questo argomento specifico leggi anche qui).

Ecco gli elementi chiave del branding su cui ogni azienda dovrebbe lavorare:

1. Identità visiva

Il logo è solo la punta dell’iceberg. Una forte identità visiva include:

– Colori  che evocano emozioni e influenzano le decisioni d’acquisto.

– Tipografia che trasmette la personalità del brand.

– Immagini e grafica coerenti con l’identità aziendale.

– Materiali promozionali e packaging riconoscibili e memorabili.

2. Tono di voce e comunicazione

Il modo in cui parli ai tuoi clienti è fondamentale. Il tono di voce del tuo brand deve essere:

– Coerente in tutti i canali (sito, social, email, pubblicità);

– Riconoscibile e distintivo;

– Adatto al tuo pubblico e al settore in cui operi.

3. Esperienza del cliente

Ogni interazione che un cliente ha con la tua azienda influisce sulla percezione del tuo brand.

– Il servizio clienti è efficiente e disponibile?

– Il sito web è chiaro e facile da navigare?

– L’acquisto o il contatto con la tua azienda è un’esperienza piacevole?

Un’esperienza positiva aumenta la fedeltà e porta i clienti a tornare (e a consigliarti ad altri!).

4. Posizionamento nel mercato

Perché un cliente dovrebbe scegliere te invece della concorrenza? Se non hai una risposta chiara a questa domanda, c’è un problema.

Un brand forte ha un posizionamento chiaro, ovvero:

– Identifica il suo valore unico rispetto ai concorrenti;

– Comunica chiaramente i benefici che offre;

– Evita di competere solo sul prezzo, che porta a una corsa al ribasso insostenibile.

Il branding nell’era digitale: un’opportunità da non perdere

Oggi, grazie al digitale, costruire un brand forte è più accessibile che mai. Social media, siti web, email marketing e pubblicità online offrono strumenti potenti per raggiungere il pubblico giusto, con il messaggio giusto.

Ma per ottenere risultati concreti, è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra branding online e offline, adattando le strategie alle specificità del settore e del target di riferimento.

Il branding è un investimento, non una spesa

Costruire un brand forte non è un lusso riservato alle grandi aziende. È una necessità strategica anche per le PMI. Un brand solido:

– Aumenta la fiducia e la fedeltà dei clienti;

– Permette di differenziarsi in un mercato affollato;

– Migliora la percezione del valore e riduce la competizione sul prezzo;

– Crea una base di clienti fedeli e ambasciatori spontanei della tua azienda.

Vuoi rafforzare il tuo brand? Partiamo insieme

Il tuo brand è il tuo biglietto da visita nel mercato: è ora di valorizzarlo al massimo.

Costruire un brand efficace richiede strategia, visione e competenze trasversali fra svariati canali di comunicazione on-line e tradizionali.

In Blu Innovation Media sappiamo quanto sia importante per una PMI avere una presenza forte e riconoscibile sul mercato.

Se vuoi migliorare la visibilità della tua azienda e costruire un brand che lasci il segno, siamo qui per aiutarti. Scopri come possiamo supportarti con strategie su misura per la tua realtà.

In un mercato sempre più competitivo, acquisire nuovi clienti è importante, ma fidelizzarli lo è ancora di più. Le aziende che investono nella comunicazione verso i propri clienti non solo riducono i costi di acquisizione, ma ottengono un aumento del fatturato e migliorano la percezione del proprio brand.

Perché la fidelizzazione è essenziale per la tua azienda

  1. Aumenta il valore del cliente nel tempo
    I clienti fedeli tendono ad acquistare più spesso e a spendere di più nel tempo. Un cliente soddisfatto non solo torna, ma diventa anche un promotore spontaneo della tua azienda.
  2. Riduce i costi di acquisizione
    Acquisire un nuovo cliente costa fino a cinque volte di più rispetto a mantenerne uno esistente. Un efficace programma di fidelizzazione permette di ottimizzare le spese di marketing e ottenere un ROI più elevato.
  3. Migliora la percezione del tuo brand
    Un cliente che si sente apprezzato sarà più propenso a parlare bene della tua azienda. Il passaparola e le recensioni positive sono strumenti potentissimi per attrarre nuovi clienti e rafforzare la tua reputazione.

Strategie efficaci per fidelizzare i tuoi clienti

Non esiste una soluzione unica per tutti, ma alcune strategie si sono dimostrate particolarmente efficaci:

  • Programmi fedeltà: Offrire punti, premi o sconti per incentivare gli acquisti ripetuti.
  • Comunicazione personalizzata: Utilizzare email marketing e SMS per inviare offerte e contenuti mirati.
  • Gestione del rapporto con il cliente (CRM): Monitorare le interazioni e i comportamenti dei clienti per offrire esperienze personalizzate.
  • Community e social media: Creare un senso di appartenenza attraverso interazioni continue sui canali digitali.

Vuoi scoprire la strategia giusta per la tua azienda?

Blu Innovation Media ti aiuta a sviluppare un programma di fidelizzazione su misura per il tuo business. Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come trasformare i tuoi clienti occasionali in clienti fedeli!

La Lead Generation su Facebook e Instagram rappresenta un’opportunità straordinaria per acquisire nuovi contatti e trasformarli in clienti. Tuttavia, molte aziende commettono errori che compromettono l’efficacia delle campagne, facendo lievitare i costi senza ottenere risultati concreti.

Se vuoi massimizzare il rendimento dei tuoi investimenti pubblicitari, evita questi tre errori comuni.

1. Il magnete sbagliato: attiri le persone giuste?

Uno degli errori più diffusi è offrire un lead magnet (un contenuto o un’offerta in cambio del contatto) troppo generico o poco interessante per il pubblico target. Se il valore percepito è basso o non risponde a un’esigenza specifica, rischi di attrarre contatti poco qualificati, difficili da convertire in clienti.

Soluzione: Assicurati che il tuo lead magnet sia realmente utile e rilevante per il tuo target. Deve risolvere un problema concreto e offrire un valore immediato.

2. Creatività poco efficace: il tuo annuncio cattura davvero l’attenzione?

I social network sono un ambiente altamente competitivo, dove gli utenti sono bombardati da contenuti. Se le immagini, i video e il testo dei tuoi annunci non sono accattivanti e persuasivi, il pubblico semplicemente li ignorerà.

Soluzione: Utilizza immagini e video di alta qualità, crea copy chiari e diretti e inserisci una call to action convincente. Sperimenta diverse varianti e ottimizza in base ai dati raccolti.

3. Mancanza di follow-up: i tuoi lead restano inutilizzati?

Acquisire un contatto è solo il primo passo. Se non hai un sistema di follow-up ben strutturato, rischi di perdere lead preziosi. Molti brand raccolgono dati senza poi attivare strategie di nurturing (rafforzare il rapporto con i potenziali clienti attraverso comunicazioni mirate e contenuti di valore, con l’obiettivo di guidarli lungo il funnel di vendita fino alla conversione), lasciando che i contatti si raffreddino.

Soluzione: Implementa un funnel di comunicazione post-lead. Usa e-mail, SMS e messaggi personalizzati per mantenere vivo l’interesse e guidare i tuoi nuovi contatti verso la conversione.

Conclusione

Evitare questi errori può fare la differenza tra una campagna di Lead Generation efficace e uno spreco di budget. Ottimizza il tuo approccio, monitora i dati e testa costantemente nuove soluzioni per migliorare i risultati.

Fra le tante novità presentate al Meta Marketing Summit [qui l’articolo completo] c’è anche un importante sviluppo per la Lead Generation: le Advantage+ Leads Campaigns. Questa innovazione segna un’evoluzione significativa nel modo in cui le aziende possono acquisire contatti qualificati, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la distribuzione delle inserzioni e migliorare il ritorno sull’investimento pubblicitario.

Un unico processo per tutte le campagne

Fino a oggi, gli inserzionisti potevano scegliere tra un setup manuale e le campagne Advantage+, principalmente utilizzate per e-commerce e app. Con questa evoluzione, Meta sta progressivamente eliminando la distinzione tra le due modalità, creando un sistema unificato di configurazione per le campagne con obiettivi di Vendite, Promozione dell’App e Contatti.

Cosa significa questo in pratica?

La distribuzione degli annunci sarà gestita dall’AI, ma con la possibilità di mantenere alcuni controlli manuali.

Se si accettano le impostazioni predefinite, la campagna diventa interamente gestita dall’algoritmo, con un budget distribuito in automatico, posizionamenti assegnati in modo dinamico e un’audience totalmente allargata. Al contrario, inserendo parametri manuali, la campagna manterrà solo alcune caratteristiche di Advantage+.

Quali controlli restano attivi?

Nonostante l’automazione, Meta lascia agli inserzionisti un certo margine di manovra. Sarà ancora possibile personalizzare:

-Località

– Età minima

– Lingua

– Esclusione di Pubblico Personalizzato

Inoltre, sarà possibile fornire suggerimenti opzionali per:

– Età massima

– Genere

– Pubblico Personalizzato

– Targeting dettagliato (interessi e comportamenti)

Sarà anche introdotta una nuova opzione che consente di impostare alcuni parametri come suggerimenti flessibili o targeting vincolante, dando agli inserzionisti la possibilità (o l’impressione?) di guidare l’algoritmo senza rinunciare del tutto al controllo.

Advantage+ Leads Campaigns: come cambiano le campagne per la Lead Generation?

La principale novità riguarda l’estensione delle campagne Advantage+ alla Lead Generation. Questo significa che la stessa tecnologia AI che ha ottimizzato le vendite online sarà ora disponibile anche per chi utilizza Meta per raccogliere contatti.

Meta dichiara che queste campagne hanno ridotto il costo per lead qualificato del 10% rispetto alle campagne tradizionali, grazie all’uso avanzato dell’intelligenza artificiale, che identifica in tempo reale gli utenti più propensi a compilare un form di contatto o a interagire con un annuncio.

Il centro della questione è l’aggettivo “qualificato”: molto spesso chi fa campagna di Lead Generation ha avuto l’impressione che Meta abbia allentato i paletti imposti al pubblico target per aumentare i numeri, a discapito della qualità del contatto.

Solo i dati potranno dirci se questo massiccio utilizzo dell’AI permetterà davvero di correggere eventuali errori di impostazione della campagna o se allargherà semplicemente il pubblico a zone o tipologie completamnete fuori target.

Cosa cambia per gli inserzionisti?

Questo è quanto Meta promette:

– Migliore ottimizzazione del budget: il sistema distribuirà in automatico la spesa tra gli annunci più performanti.

– Targeting più efficace: l’AI selezionerà il pubblico in tempo reale per massimizzare il tasso di conversione.

– Maggiore qualità dei lead: grazie a segnali comportamentali avanzati, l’algoritmo predilige utenti con alta probabilità di conversione.

Conclusione: Advantage+ è la direzione giusta?

Questa evoluzione rappresenta un ulteriore passo verso un advertising sempre più basato sull’intelligenza artificiale. Se da un lato la riduzione delle impostazioni manuali è una limitazione per gli utenti più esperti, dall’altro rende la gestione delle campagne più semplice per chi non ha una grande esperienza con le piattaforme pubblicitarie.

L’obiettivo di Meta è chiaro: far percepire l’advertising come meno complesso grazie all’IA. Tuttavia, per ottenere risultati ottimali, gli inserzionisti dovranno trovare il giusto equilibrio tra automazione e personalizzazione.

Sebbene questa innovazione possa semplificare la gestione delle campagne, affidarsi completamente all’automazione senza un attento monitoraggio può portare fuori target e compromettere i risultati.

Per questo motivo, il controllo dei dati resta essenziale: solo un’analisi accurata e un’esperienza consolidata permettono di interpretare le metriche in modo strategico, correggere eventuali inefficienze e sfruttare davvero al massimo le potenzialità di queste nuove funzionalità.

Il 12 febbraio si è tenuto il Meta Marketing Summit, l’evento di Meta in cui divulgano una serie di novità, best practice e casi studio.

Il Meta Marketing Summit 2025 ha offerto spunti interessanti sul futuro del digital marketing e sull’evoluzione delle piattaforme social. Durante l’evento, Meta ha presentato alcune innovazioni significative, confermando il ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale nella personalizzazione dell’esperienza utente.

Le novità principali del Meta Marketing Summit 2025

Tra le novità più rilevanti annunciate da Meta troviamo:

Maggior utilizzo dell’IA per la personalizzazione dei contenuti: circa il 50% dei contenuti visti su Instagram ora proviene da suggerimenti dell’algoritmo anziché da account seguiti direttamente dagli utenti.

Innovazioni per le aziende e i creator: strumenti avanzati per la creazione e la gestione di contenuti, con un focus su video e formati interattivi.

Nuove soluzioni pubblicitarie: opzioni sempre più legate all’AI per la targetizzazione e l’ottimizzazione delle campagne.

Dei nuovi strumenti per la creazione dei contenuti qualcosa era già stato annunciato, ne parliamo qui [link al post], e la presenza sempre più massiccia di opzioni AI per le campagne Meta richiede un approfondimento a parte. 

Ma è sicuramente interessante anche il primo punto, che modifica (in parte) i dati sui touchpoint nel percorso di acquisizione di nuovi utenti e soprattutto individua una tendenza da non sottovalutare per le strategie future.

Social media e scoperta dei brand: un nuovo paradigma

Uno dei temi più dibattuti è stato il crescente ruolo dei social media nella scoperta di nuovi brand e prodotti. Se in passato i motori di ricerca erano il principale strumento per trovare informazioni su aziende e servizi, oggi gli utenti tendono sempre più a scoprire marchi attraverso i contenuti suggeriti dai social network.

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave in questo cambiamento. Piattaforme come Instagram e Facebook stanno migliorando continuamente i loro algoritmi per offrire contenuti sempre più personalizzati. Questo significa che un utente può essere esposto a nuovi prodotti o servizi senza necessariamente cercarli attivamente, ma grazie ai suggerimenti basati sui propri interessi e comportamenti di navigazione.

Cosa significa per le aziende?

Per le imprese, questo cambiamento implica nuove strategie di marketing. Se prima era fondamentale essere ben posizionati nei motori di ricerca, oggi diventa altrettanto cruciale sviluppare una forte **presenza organica e pubblicitaria** sui social media. Alcuni elementi chiave da considerare sono:

Contenuti coinvolgenti e ottimizzati per gli algoritmi: creare post e video che possano essere facilmente suggeriti agli utenti in target.

Investire in social advertising: sfruttare le opportunità pubblicitarie offerte da Meta per aumentare la visibilità del brand.

Interazione e community building: stimolare l’engagement per aumentare la probabilità che i contenuti vengano mostrati a nuovi utenti.

Conclusione

Il Meta Marketing Summit 2025 ha confermato una tendenza già in atto: i social media stanno diventando uno dei principali canali per la scoperta di nuovi brand. Per le aziende, adattarsi a questa evoluzione significa ripensare le strategie di marketing, ponendo maggiore attenzione ai contenuti e all’interazione con il pubblico. Essere presenti non basta più: serve una strategia efficace per emergere nel feed degli utenti e trasformare la visibilità in opportunità di business.

Negli ultimi tempi hanno sempre preso più piede i video all’interno di ogni strategia di Marketing.
Perché? perché oggi internet non è più solamente un centro informazioni composto da un blog o da un sito creati per la sola lettura, ma oggi si reputa di vitale importanza offrire ai nostri utenti un’interazione quanto più umana possibile.

Cosa significa? significa che gli utenti vogliono guardarti in faccia.

Vogliono avere un contatto più ravvicinato con le aziende, conoscerne i dietro le quinte, la filosofia e sapere direttamente da te come puoi risolvere un loro problema.

Non è un caso che a presentare i video sia per lo più una presenza più conosciuta all’interno dell’azienda.

Una presenza conosciuta comporta una maggiore importanza nel messaggio che si vuol dare, visto che gli utenti saranno più interessati a prestare ascolto.

Molti imprenditori sono piuttosto restii o timidi per “metterci la faccia” quando si tratta di mostrarsi in prima persona.

“non sono videogenico”, “ho un brutto naso”, “non fa per me”, “mi impappino con le parole”

Sono tutti concetti che non devono esistere quando si parla di video marketing.

Il video deve rappresentare la tua azienda, in primis, e tu sei il collante tra l’utente e i tuoi servizi.

Come creare un video per facebook, sito web e qualunque altra piattaforma?

La parola d’ordine è semplicemente una: qualità!
Quindi sono bandite tutte le attrezzature di scarsissima qualità: no ai microfoni gracchianti, no alle videocamere che sgranano le immagini, no alla scarsa luminosità dell’ambiente.
Un video, oggi, deve necessariamente essere professionale, deve essere registrato in un ambiente pulito e ben luminoso, la voce deve essere pulita e la parlata lenta e gli argomenti devono essere interessanti, intrattenitivi e senza troppe chiacchiere di contorno.
Detta così sembra proprio un’impresa impossibile, me ne rendo conto, ma sta tutto al prenderci la mano.
Fate delle prove davanti uno specchio, scrivete su un foglio di carta una piccola scaletta che potrà aiutarvi durante il discorso e provate guardandovi dritti negli occhi.

Piccoli trucchi per rendere al top il vostro video:

  • Se utilizzate uno smartphone (di alta fascia) registrate il vostro video in orizzontale anziché in verticale.
  • Siate sempre sorridenti.
  • Utilizzate un linguaggio facilmente comprensibile, senza troppi tecnicismi.
  • Utilizzate un tono di voce calmo e paziente, senza avere fretta.
  • Meno cianfrusaglie ci sono nell’ambiente, meglio è…distrarre dall’argomento è molto facile.
  • Esponete il vostro discorso un po’ come se stesse raccontando una storia.
  • Presentatevi con un abbigliamento semplice e cordiale.
  • Non gesticolate troppo.
  • Lasciate la possibilità ai vostri utenti di potervi dare consigli o fare domande. Il loro parere è molto importante.
  • Non dilungatevi troppo in chiacchiere che allontanano dal focus.
  • Alla fine di ogni video effettuate sempre una chiamata all’azione ai vostri utenti (clicca nella descrizione per maggiori informazioni/per acquistare/per iscriversi alla newsletter/per ricevere approfondimenti…)

Se volete addentrarvi nel mondo dei video ma non avete la giusta attrezzatura o avete bisogno di qualche consiglio in più, contattateci pure liberamente cliccando qui.

Il nostro staff è a vostra completa disposizione per tutte le tappe della vostra strategia di marketing aziendale, video compresi.

Cosa aspetti? prima si inizia a lavorare, meglio sarà!

Alla prossima!

“DIMMI COME VENDI E TI DIRO’ CHI SEI”
No, non è un quiz ma è un dato di fatto…ogni venditore ha un suo personale metodo di vendita.

A volte riesce bene, a volte no…ma questo è il lavoro del venditore e nessuna strategia è quella vincente al 100%

In questo articolo vorrei approfondire meglio quello che è il ruolo del venditore e qualche piccolo consiglio per migliorare ulteriormente il modo di presentare e vendere i vostri prodotti e servizi.

Senza giri di parole, andiamo alla pratica.

Consiglio 1: SII EMPATICO CON IL TUO POTENZIALE ACQUIRENTE

Al tuo potenziale cliente, francamente, non deve interessare che tu sia una persona amante della musica o del buon vino.

Al potenziale cliente deve solamente interessare che il venditore sappia entrare in sintonia con le sue necessità ed è questo lo scopo di un venditore professionista; saper entrare in sintonia con i bisogni del suo interlocutore.

Consiglio 2: INDOSSA I PANNI DEL TUO INTERLOCUTORE

Ovviamente non intendo indossare i suoi pantaloni o la sua camicia a quadretti, ma intendo, per dirla terra terra, di somigliare quanto più possibile al tuo cliente, a livello di emozioni, di modi di vedere la vita, deve poter vedere in te, se stesso…e chi è più affidabile di qualcuno che ci capisce così bene?

Ecco perché è così importante conoscere prima il tuo potenziale cliente. Chi è? cosa fa? come lo ha fatto?…

Consiglio 3: PARLA ALLA SUA “ANIMA”

Partiamo da un concetto molto importante che ogni venditore deve aver stampato in mente: la personalità che ti si presenta davanti quasi mai è quella reale. Nel 99% delle tue trattative, ti troverai davanti una maschera che nasconde le reali preoccupazioni o la reale personalità del tuo venditore.

Tocca proprio a te riuscire a tirare fuori il tuo “vero interlocutore” grazie alle domande che gli porrai.

In base alle sue risposte, potrai capire se davanti a te hai una persona molto insicura, una persona che vuole essere notata, una persona che vuole essere il primo ad ottenere un servizio in voga e molto altro.

Consiglio 4: ASCOLTA IL TUO INTERLOCUTORE

Questo, oltre ad essere un doveroso consiglio per mettere a suo agio il tuo potenziale cliente è anche un segno di buona educazione.

Lascia parlare il tuo cliente, non interromperlo mai, ascolta attentamente cosa ha da dire.

Ascoltandolo, potrai comprendere al meglio la sua reale personalità, i suoi dubbi, ciò di cui ha bisogno…e grazie a queste risposte potrai personalizzare ulteriormente la tua trattativa di vendita.

Consiglio 5: ANTICIPA E RISPONDI A TUTTE LE SUE OBIEZIONI

Non esiste potenziale cliente senza incertezze. Tutti hanno qualcosa da chiedere.

Cosa ti viene chiesto più spesso? quali sono i dubbi più comuni dei tuoi interlocutori quando si parla dei tuoi prodotti o servizi? anticipali e anticipa anche eventuali falle del tuo lavoro per migliorarli, non lasciare che i troppi dubbi possano portare inesorabilmente ad un “no”.

Consiglio 6: NON AVERE FRETTA DI CHIUDERE LA VENDITA

La fretta è sempre malvista.

Un venditore frettoloso dà l’impressione di interessarsi solo ad ottenere al più presto la sua provvigione.

Il tuo potenziale cliente lo sa, e farà di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote.

Non avere fretta di chiudere, non mostrare il tuo voler vendere per forza. Tu stai vendendo una soluzione ad un problema.

Il problema è del tuo potenziale cliente, è lui che deve avere bisogno di te e non il contrario.

Il tuo interlocutore è dubbioso? chiedigli quali sono i suoi dubbi, rispondi a tutte le sue domande.

Cerca di capire come poter risolvere i suoi dubbi e se ha bisogno di tempo, concediglielo se ritieni valga la pena.

Un potenziale cliente interessato lo noti, un cliente che ti sta facendo perdere tempo anche.

Taglia subito se noti completo disinteresse, il tuo tempo è comunque prezioso e il problema non è il tuo.

Vuoi saperne di più su ulteriori strategie di vendita o come poter meglio applicare i nostri consigli?