Negli ultimi tempi hanno sempre preso più piede i video all’interno di ogni strategia di Marketing.
Perché? perché oggi internet non è più solamente un centro informazioni composto da un blog o da un sito creati per la sola lettura, ma oggi si reputa di vitale importanza offrire ai nostri utenti un’interazione quanto più umana possibile.

Cosa significa? significa che gli utenti vogliono guardarti in faccia.

Vogliono avere un contatto più ravvicinato con le aziende, conoscerne i dietro le quinte, la filosofia e sapere direttamente da te come puoi risolvere un loro problema.

Non è un caso che a presentare i video sia per lo più una presenza più conosciuta all’interno dell’azienda.

Una presenza conosciuta comporta una maggiore importanza nel messaggio che si vuol dare, visto che gli utenti saranno più interessati a prestare ascolto.

Molti imprenditori sono piuttosto restii o timidi per “metterci la faccia” quando si tratta di mostrarsi in prima persona.

“non sono videogenico”, “ho un brutto naso”, “non fa per me”, “mi impappino con le parole”

Sono tutti concetti che non devono esistere quando si parla di video marketing.

Il video deve rappresentare la tua azienda, in primis, e tu sei il collante tra l’utente e i tuoi servizi.

Come creare un video per facebook, sito web e qualunque altra piattaforma?

La parola d’ordine è semplicemente una: qualità!
Quindi sono bandite tutte le attrezzature di scarsissima qualità: no ai microfoni gracchianti, no alle videocamere che sgranano le immagini, no alla scarsa luminosità dell’ambiente.
Un video, oggi, deve necessariamente essere professionale, deve essere registrato in un ambiente pulito e ben luminoso, la voce deve essere pulita e la parlata lenta e gli argomenti devono essere interessanti, intrattenitivi e senza troppe chiacchiere di contorno.
Detta così sembra proprio un’impresa impossibile, me ne rendo conto, ma sta tutto al prenderci la mano.
Fate delle prove davanti uno specchio, scrivete su un foglio di carta una piccola scaletta che potrà aiutarvi durante il discorso e provate guardandovi dritti negli occhi.

Piccoli trucchi per rendere al top il vostro video:

  • Se utilizzate uno smartphone (di alta fascia) registrate il vostro video in orizzontale anziché in verticale.
  • Siate sempre sorridenti.
  • Utilizzate un linguaggio facilmente comprensibile, senza troppi tecnicismi.
  • Utilizzate un tono di voce calmo e paziente, senza avere fretta.
  • Meno cianfrusaglie ci sono nell’ambiente, meglio è…distrarre dall’argomento è molto facile.
  • Esponete il vostro discorso un po’ come se stesse raccontando una storia.
  • Presentatevi con un abbigliamento semplice e cordiale.
  • Non gesticolate troppo.
  • Lasciate la possibilità ai vostri utenti di potervi dare consigli o fare domande. Il loro parere è molto importante.
  • Non dilungatevi troppo in chiacchiere che allontanano dal focus.
  • Alla fine di ogni video effettuate sempre una chiamata all’azione ai vostri utenti (clicca nella descrizione per maggiori informazioni/per acquistare/per iscriversi alla newsletter/per ricevere approfondimenti…)

Se volete addentrarvi nel mondo dei video ma non avete la giusta attrezzatura o avete bisogno di qualche consiglio in più, contattateci pure liberamente cliccando qui.

Il nostro staff è a vostra completa disposizione per tutte le tappe della vostra strategia di marketing aziendale, video compresi.

Cosa aspetti? prima si inizia a lavorare, meglio sarà!

Alla prossima!

“DIMMI COME VENDI E TI DIRO’ CHI SEI”
No, non è un quiz ma è un dato di fatto…ogni venditore ha un suo personale metodo di vendita.

A volte riesce bene, a volte no…ma questo è il lavoro del venditore e nessuna strategia è quella vincente al 100%

In questo articolo vorrei approfondire meglio quello che è il ruolo del venditore e qualche piccolo consiglio per migliorare ulteriormente il modo di presentare e vendere i vostri prodotti e servizi.

Senza giri di parole, andiamo alla pratica.

Consiglio 1: SII EMPATICO CON IL TUO POTENZIALE ACQUIRENTE

Al tuo potenziale cliente, francamente, non deve interessare che tu sia una persona amante della musica o del buon vino.

Al potenziale cliente deve solamente interessare che il venditore sappia entrare in sintonia con le sue necessità ed è questo lo scopo di un venditore professionista; saper entrare in sintonia con i bisogni del suo interlocutore.

Consiglio 2: INDOSSA I PANNI DEL TUO INTERLOCUTORE

Ovviamente non intendo indossare i suoi pantaloni o la sua camicia a quadretti, ma intendo, per dirla terra terra, di somigliare quanto più possibile al tuo cliente, a livello di emozioni, di modi di vedere la vita, deve poter vedere in te, se stesso…e chi è più affidabile di qualcuno che ci capisce così bene?

Ecco perché è così importante conoscere prima il tuo potenziale cliente. Chi è? cosa fa? come lo ha fatto?…

Consiglio 3: PARLA ALLA SUA “ANIMA”

Partiamo da un concetto molto importante che ogni venditore deve aver stampato in mente: la personalità che ti si presenta davanti quasi mai è quella reale. Nel 99% delle tue trattative, ti troverai davanti una maschera che nasconde le reali preoccupazioni o la reale personalità del tuo venditore.

Tocca proprio a te riuscire a tirare fuori il tuo “vero interlocutore” grazie alle domande che gli porrai.

In base alle sue risposte, potrai capire se davanti a te hai una persona molto insicura, una persona che vuole essere notata, una persona che vuole essere il primo ad ottenere un servizio in voga e molto altro.

Consiglio 4: ASCOLTA IL TUO INTERLOCUTORE

Questo, oltre ad essere un doveroso consiglio per mettere a suo agio il tuo potenziale cliente è anche un segno di buona educazione.

Lascia parlare il tuo cliente, non interromperlo mai, ascolta attentamente cosa ha da dire.

Ascoltandolo, potrai comprendere al meglio la sua reale personalità, i suoi dubbi, ciò di cui ha bisogno…e grazie a queste risposte potrai personalizzare ulteriormente la tua trattativa di vendita.

Consiglio 5: ANTICIPA E RISPONDI A TUTTE LE SUE OBIEZIONI

Non esiste potenziale cliente senza incertezze. Tutti hanno qualcosa da chiedere.

Cosa ti viene chiesto più spesso? quali sono i dubbi più comuni dei tuoi interlocutori quando si parla dei tuoi prodotti o servizi? anticipali e anticipa anche eventuali falle del tuo lavoro per migliorarli, non lasciare che i troppi dubbi possano portare inesorabilmente ad un “no”.

Consiglio 6: NON AVERE FRETTA DI CHIUDERE LA VENDITA

La fretta è sempre malvista.

Un venditore frettoloso dà l’impressione di interessarsi solo ad ottenere al più presto la sua provvigione.

Il tuo potenziale cliente lo sa, e farà di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote.

Non avere fretta di chiudere, non mostrare il tuo voler vendere per forza. Tu stai vendendo una soluzione ad un problema.

Il problema è del tuo potenziale cliente, è lui che deve avere bisogno di te e non il contrario.

Il tuo interlocutore è dubbioso? chiedigli quali sono i suoi dubbi, rispondi a tutte le sue domande.

Cerca di capire come poter risolvere i suoi dubbi e se ha bisogno di tempo, concediglielo se ritieni valga la pena.

Un potenziale cliente interessato lo noti, un cliente che ti sta facendo perdere tempo anche.

Taglia subito se noti completo disinteresse, il tuo tempo è comunque prezioso e il problema non è il tuo.

Vuoi saperne di più su ulteriori strategie di vendita o come poter meglio applicare i nostri consigli?

Se stai leggendo questo articolo probabailmente sai già di cosa stiamo parlando quando parliamo di Instagram e probabilmente lo stai già utilizzando da un po’ di tempo. Una cosa che invece non ti è ancora chiara è come utilizzarlo al meglio per sfruttarne tutte le potenzialità, ottenere più follower e rendere più popolari i tuoi contenuti.
A te, che vuoi diventare influencer o fashion blogger, servono (almeno per iniziare) soltanto una manciata di pochi e relativamente semplici trucchi per muovere i primi passi verso il tuo obiettivo. Alcuni di questi possono rivelarsi efficacissimi anche per chi gestisce un’azienda e ha deciso di usare questo strumento per farsi pubblicità e raggiungere nuovi clienti.

1 – Il Follow Back

Facile. Una volta individuato il tuo potenziale pubblico o la tua fetta di mercato (se sei un’azienda) inizia a seguire il maggior numero di profili direttamente collegati a quel tipo di argomento, ricordando di fare unfollow dopo qualche settimana. In questo modo il rapporto tra seguaci e seguiti continuerà ad essere vantaggioso ma nel frattempo avrai allargato notevolmente il tuo campo di azione. Considera che circa l’80% di questi profili continuerà a seguirti anche dopo che avrai tolto il tuo follow.

2 – Seguire i profili simili al tuo

Questo è un suggerimento pressoché infallibile e semplice da mettere in pratica, basta un po’ di tempo e dedizione. Lo schema è semplice: individuare micro-influencer con cui condividi professioni e interessi tramite degli hashtag in comune e iniziare a seguire i loro follower. In questo modo potresti acquistare una buona fetta di pubblico interessata alla tua attività o alla tua immagine in brevissimo tempo

3 – Scegliere il momento migliore per pubblicare i tuoi post

Quali sono i giorni migliori per pubblicare contenuti su Instagram? TUTTI. È infatti necessario pubblicare qualcosa ogni giorno per attirare nuovi follower e soprattutto non perdere quelli attuali. Per quanto riguarda gli orari invece è utile fare una piccola ricerca per scoprire in che momento della giornata sono stati diffusi i post di maggior successo e, ovviamente, agire di conseguenza.

4 – Utilizzare gli Hashtag giusti

Ebbene sì, gli hashtag non sono soltanto un diversivo per condire un commento o una chiosa simpatica per concludere i vostri post ma bensì un mezzo molto importante per trovare contenuti relativi a determinati argomenti. In particolare Instagram dà molto peso a questo strumento e consente di utilizzare fino a 30 hashtag per ogni post. Inutile aggiungere che se li utilizzerete in maniera intelligente e soprattutto pertinente con quello che state comunicando moltiplicherete fino a 30 la possibilità di ottenere like e commenti di utenti realmente interessati al vostro profilo.

5 – Annunci a pagamento

La pubblicità, si sa, è l’anima del commercio e anche sui social network la scelta di investire sulla propria visibilità spesso si rivela vincente. Gli annunci a pagamento su Instagram permettono di raggiungere migliaia di persone con una spesa piuttosto esigua, l’importante è conoscere il proprio target di riferimento e qualche piccola nozione di web marketing per ottenere i risultati sperati.

Cosa troverai nell’articolo:

  • Piano generale delle donazioni di Google
  • Requisiti necessari e modalità di richiesta per le PMI
  • Conclusioni e link utili

Piano generale delle donazioni di Google

Annunciato dallo stesso Sundar Pichai, CEO di Google,  il piano da oltre 800 milioni di dollari complessivi ha lo scopo di aiutare a superare alcune delle sfide che l’emergenza coronavirus sta imponendo al mondo seguendo due linee principali: quella sanitaria e quella economica, espressa con varie azioni a supporto delle PMI.

Per quanto concerne la sanità più di 250 milioni di dollari saranno devoluti all’Organizzazione Mondiale della Sanità e ad organizzazioni governative per campagne di informazione su come prevenire il contagio da COVID-19, 20 milioni di dollari saranno donati come crediti gratuiti su Google Cloud per potenziare l’interconnessione  e la capacità di calcolo degli istituti accademici e di ricerca che stanno ricercando cure e vaccini. Sono inoltre previsti finanziamenti diretti per le aziende che producono equipaggiamenti di protezione personale e macchinari medici salvavita.

L’impegno a favore delle PMI consiste in un fondo di 200 milioni di dollari per le istituzioni finanziarie di tutto il mondo per aiutare l’accesso al capitale delle piccole imprese e in crediti Google Ads per un valore 340 milioni di dollari.

In sostanza le imprese riceveranno crediti virtuali gratuiti da spendere sulla rete pubblicitaria, soluzione non nuova per Google che utilizza questo metodo anche per incentivare la creazione di nuovi account con bonus da 75 euro.

È lo stesso colosso dei motori di ricerca a spiegare sulle proprie pagine che la scelta di aiutare le PMI è dovuta al fatto che “sono la colonna portante della nostra società “.

Va considerato che Google sa di avere strumenti pubblicitari molto potenti rivolti a chi cerca una clientela locale e “fisica” , target sicuramente interessante per una grande quantità di PMI.  Appare logico che cerchi di sostenere una categoria di attività sulla quale ha investito molto in termini di miglioramento degli strumenti pubblicitari da offrire.

Inoltre l’attuale  situazione portando una diminuzione del numero degli inserzionisti rende possibile un forte calo del CPC (il costo delle inserzioni),  cosa che se da un lato offre la possibilità di ottenere ottimi risultati a chi si occupa direttamente di marketing o si affida a professionisti,  dall’altro non piace a Google che molto probabilmente già da metà giugno inizierà a distribuire i crediti gratuiti per normalizzare la situazione.

REQUISITI

Sempre dalla pagina ufficiale ci viene detto che le aziende ritenute idonee a ricevere i crediti gratuiti saranno tutte quelle che hanno effettuato spese con un account Google Ads per almeno dieci mesi nel 2019 e nel mese di gennaio o febbraio 2020, sia che gli annunci siano stati pubblicati direttamente che attraverso un partner (agenzia pubblicitaria e di marketing).

Qualora un’azienda soddisfi i requisiti non sarà necessaria alcuna richiesta: sarà  Google stessa ad individuare chi è idoneo e assegnerà il credito pubblicitario direttamente nell’account Ads.

A conferma di quanto detto sopra, il credito non andrà a coprire spese precedenti o in atto, ma è destinato solo alle spese future; sarà utilizzabile su tutta la piattaforma (rete di ricerca, display, YouTube) sia direttamente che tramite agenzia partner, con l’unico vincolo di sfruttarlo entro il 31 dicembre 2020.

CONCLUSIONI

Come ogni operazione anche questa può essere considerata da diversi punti di vista: da un lato 800 milioni di dollari sono una cifra ingente,  dall’altro la maggior parte sono crediti gratuiti che a Google costano nulla e anzi, con il prevedibile riallineamento dei valori del CPC a partire da fine giugno potrebbero portare un guadagno. 

Se può sembrare limitante distribuire i crediti gratuiti solo a chi ha già un account Google Ads attivo è anche vero che spesso Google mette a disposizione crediti gratuiti per i nuovi clienti e anche in questi giorni è attiva un’offerta random per cui a fronte di 25 euro di spesa pubblicitaria vengono accreditati 75 euro gratuitamente.

Sicuramente gli aiuti fondamentali per le PMI italiane sono altri e devono provenire da altre fonti, ma in questo momento si sta prendendo coscienza del fatto che il lockdown ha aggravato problemi spesso già presenti.

Per questo al termine “ripartire” si sta affiancando il termine “ripensare”: ripartenza, non per tornare al punto in cui ci siamo fermati, ma occasione per superare i problemi che già esistevano grazie ad un nuovo approccio al modo di fare impresa.

In questa ottica i crediti gratuiti di Google possono essere uno stimolo a provare nuove strategie di marketing e a sondare le reali potenzialità della comunicazione via web, troppo spesso sottovalutate o mal sfruttate dal mercato italiano.

Pagina comunicazioni Google

https://www.blog.google/inside-google/company-announcements/

Comunicazione di Sundar Pichai , CEO

https://www.blog.google/inside-google/company-announcements/commitment-support-small-businesses-and-crisis-response-covid-19/

Pagina di supporto ufficiale Google

https://support.google.com/google-ads/answer/9803410?hl=it

Google Ads

https://ads.google.com/intl/it_it/home/